“Dove
vien meno l'interesse, vien meno anche la memoria.” W. Goethe
Credo
che proprio queste possano essere le parole giuste per descrivere ciò che il 24
aprile scorso è successo nella nostra città, in occasione della ricorrenza del
25 aprile, festa della Liberazione.
Nella
Sala della Loggia, a Palazzo Caetani, si è svolto il primo incontro dell’ANPI
(Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) proprio per non perdere l’interesse,
e quindi la memoria, nei confronti di quelle persone che con animo fervente e con
voce, più volte rotta dalla commozione e dal ricordo, hanno ricordato i tragici
anni del ventennio fascista e dell’orrore della 2° Guerra Mondiale.
Questo
primo appuntamento ha avuto come obiettivo, l’inizio di un percorso che a breve
porterà alla costituzione di un vero e proprio circolo cittadino, come quello
già presente a Latina e in tutte le più importanti città italiane.
Lo
scopo dell’ANPI è quello di non perdere la preziosa testimonianza e memoria di
quei cittadini che fin dall’alba del fascismo si son professati contro quella
feroce dittatura e il suo ideale, compiendo atti dimostrativi forti che
avrebbero potuto costargli la prigione, o nel peggiore dei casi, in tempo di
guerra, anche la condanna a morte.
L’associazione
vuole continuare a professare il sentimento anti-fascista che dovrebbe esser
forte e presente in ognuno di noi, dopo
l’orrendo ventennio a cui ci ha sottoposto; mira infine a preservare la libertà
e il senso civico che nel nostro Paese sono cardine e base della nostra
Democrazia.
La
pluralità di movimenti e di ideali che rappresentarono l’associazione alla
consulta nazionale del 1947, dimostra come quest’ultima non sia rappresentante
di una sola parte politica, ma raggruppi e faccia convergere dentro di sé tutte
quelle forze politiche e culturali antifasciste che condividono un'ideale di
rispetto delle istituzioni democratiche e di tutela della legalità.
È
proprio questo che nel nuovo millennio l’ANPI si propone di fare, di preservare
e tutelare il valore supremo della Costituzione, figlia della guerra di
Resistenza e Liberazione portata avanti dai nostri padri partigiani, e madre di
tutti i nostri diritti, doveri e libertà che dovrebbero esser legge morale
dentro di noi; è il dover difendere a spada tratta tutte le Istituzioni, svilite
in questi ultimi vent’anni da una gestione politica personalistica e
assoggettata al solo interesse individuale.
Tutto
ciò, il 24 aprile, è stato portato a Cisterna.
L’incontro
avvenuto è stato per tutti quelli che hanno partecipato una vera e propria
scoperta di personaggi cittadini e un vero viaggio nel tempo in quel periodo
storico. Le testimonianze di Romeo Murri, Renato Campoli, Italo Di Luzio, Bruno
Fieramonti sono state toccanti e profonde, e la loro voce più volte rotta dal
cordoglio e dai ricordi aspri. Le loro parole hanno aperto dibattiti, confronti
che sono il segno più bello della nostra democrazia, tra giovani e meno
giovani; infine è intervenuto anche il presidente dell’ANPI di Latina Sergio
Zaccagnino, portando la sua forte testimonianza di anni di militanza a nella
provincia pontina e dando un taglio storico-attuale a tutta la conferenza.
Si è parlato di Costituzione e di come essa
non debba essere vista come un ostacolo, ma come un modello morale da seguire
per divenire esempi civici, anche nel nostro piccolo; e infine si è riflettuto
su quanto sia importante per i giovani di oggi il valore della memoria, del non
dimenticare ciò che è accaduto poco più di 70 anni fa, affinché un forte
sentimento civico e politico democratico possa essere la base dei ragazzi di
oggi, perché non si dia fiato a quei movimenti autoritari o di anti-politica
che nascono quotidianamente intorno a noi, e che rappresentano il degrado e lo
svilimento della cosa pubblica frutto
degli ultimi venti anni.
Cianfoni Luca, GD Cisterna
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