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domenica 22 gennaio 2012

Al "giovane"! Al "giovane"!

Un attributo essenziale affinché chiunque possa essere considerato giovane è sicuramente l'età anagrafica, ma nelle amministrazioni come in qualsiasi altro luogo di lavoro, non è sufficiente. 
Basta fare due passi vicino casa, nel proprio comune, per vedere con quanta leggerezza nasce la prassi. Come se l'attributo "giovane" fosse un'etichetta attaccata all'orecchia del "bufalo" (figura di rievocazione storica che ci piace tanto), tant'è che le caratteristiche dell'animale ci sono tutte, quelle del giovane no. Nessuna freschezza, nessuna elasticità, nessun idea, ma solo un altro uomo spacciato per giovane ad occupare posti di rilievo in amministrazione. Sempre agli attenti di chi con le amministrazioni territoriali pensa solo a conservare il proprio potere. Conservazione che diventa come un arma, che uccide le coscienze, che  inevitabilmente trascina con se la società diventando recessione culturale tutto come avviene in economia. Ma tutto ciò non va risolto in avventatezza, quale sentimento vero e puro dell'età giovanile, e come già detto nemmeno nella mera retorica della gioventù. Giovani ci si prepara, da giovani si propone, giovani ci si organizza, giovani soprattutto ci si dimostra. È anche questo ciò che perseguiamo come Giovani Democratici, non si cerca l'attenzione del "capo" che ci elevi fino al successo alla dipendenza di un sistema fin troppo marcio, ma ci si eleva  con la forza delle proprie spalle, con la forza delle proprie idee.

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